Problemi con il riscaldamento autonomo della propria abitazione? Spesso capita che dopo il primo sopralluogo, il tecnico incaricato individui il problema nel “tiraggio modesto” della canna fumaria. Se viviamo in un condominio, l’ispezione della canna fumaria passa necessariamente attraverso l’interessamento diretto dell’amministratore del condominio, essendo la canna fumaria a pieno titolo “parte comune”.
A volte può capitare che ad una prima richiesta scritta nei riguardi dell’amministratore, non faccia seguito la presa in carico da parte dello stesso.
In questi casi sono tre le opzioni a disposizione (ferma restando la verifica dei motivi per i quali la canna fumaria non funziona):
a) Richiesta ad un tecnico di propria fiducia di procedere con una ispezione video (in questo caso, il rischio, è che alla fine del lavoro potrebbe non essere riconosciuto il costo dell’intervento)
b)Avviare un procedimento per l’accertamento tecnico preventivo con il condominio, facendo richiesta di indagine peritale finalizzata a verificare i motivi del malfunzionamento della canna fumaria (vedi art. 696 CPC)
c) Presentare un esposto alla Asl, alla Polizia Municipale o, invia diretta, al Comune
Nel caso in cui le verifiche effettuate per il tramite di una delle opzioni sopra riportate dovessero certificare che il malfunzionamento della caldaia dipende dalla canna fumaria, può essere richiesto all’amministratore del condominio il rimborso per i costi sostenuti (opzione A), oltre ai costi per l’intervento di riparazione della canna fumaria e i relativi danni
Se hai bisogno di aiuto, puoi rivolgerti con fiducia al Sunia di Terni! Chiama il numero 3939097087!